Siamo in terra scozzese e in questo articolo andiamo sul Monte Ben A’ An all’interno del Parco Nazionale di Loch Lomond e delle Trossachs (dette anche le Highlands in miniatura), situato nel centro della Scozia, esattamente a metà strada tra le Highlands e le città principali come Glasgow, Stirling e la più lontana Edimburgo.
L’ area è costituita principalmente da laghi , tra cui il Loch Lomond, il più grande della Gran Bretagna, montagne e fantastiche foreste e abbiamo scelto questa meta come prima tappa trekking all’interno della nostra piccola vacanza.
All’interno del Parco, tra le montagne più alte, circa 900m spiccano il Ben Lomond, Ben More e il Ben Lui.
Noi, vista la voglia di Benjamin di sgambettare, scegliamo una metà più bassa e decidiamo di fermarci a quasi quota 500m (460 metri per l’esattezza) scegliendo di salire sulla collina del Ben’ An, considerato dalla National Geographich, tra i punti panoramici migliori del parco.
Affittato un van ad Edimburgo (https://www.edinburghcampervans.co.uk/) e percorso il tratto di strada passando da Stirling dove una sosta è dovuta (città nota per la la stupefacente vittoria degli scozzesi di William Wallace alias Braveheart – contro gli Inglesi, assolutamente da vedere), ci dirigiamo verso il villaggio di Aberfoyle (patria dell’ eroe Rob Roy MacGregor).
Decidiamo dunque entusiasti del panorama di fermarci a dormire selvaggiamente all’interno del parco, lungo quel meraviglioso tratto di strada che collega Aberfoyle a Callander, rilassandoci in perfetta sintonia con ciò che ci circonda illuminati dalla luna piena.
Al mattino dopo una sostanziosa colazione ci dirigiamo verso il punto di partenza della nostra camminata.
Seguendo tra foreste e torbiere in direzione Callander, parcheggiamo nei pressi del lago Achray (vi è un’area di sosta e l’indicazione Ben A’ An) e da qui, scarponi ai piedi, zaino in spalla, diamo le spalle al lago e iniziamo la salita.
Benjamin per la nostra felicità decide di intraprendere il cammino da solo, salutando come un buon “Hello” ogni persona che incontra, strappando cosi sorrisi da chiunque.
Imbecchiamo stranamente in una bellissima giornata di sole, il che ci fa molto piacere e procediamo a lento passo per la prima mezz’ora lungo un percorso sembra deforestato da poco, che permette una visione dello spazio circostante e la cima in lontananza.
Non è possibile perdersi, il percorso è molto ben segnalato e adatto a tutta la famiglia. Un po più duro l’ultimo tratto, si perchè sarà pure una collina, ma gli ultimi 200 metri di dislivello sono un muro di roccia dove in alcuni casi occorre aiutarsi con le mani.
Non ci arrendiamo, prendiamo il tempo necessario per una piccola sosta , guardarci intorno, respirare e riprendere il cammino.
Nel giro di 1 e mezza / 2 si arriva alla vetta, da cui si apre a 360 gradi un panorama mozzafiato sull’intero Parco e sul Loch Katrine, ogni amante delle escursioni lo adorerà.
E’ d’obbligo la sosta e un buon pic-nic al fresco respirando l’aria che ci circonda, prima di ridiscendere per la medesima via ritorno
e proseguire alla ricerca di un Pub per godersi una meritata pinta di birra.
Consigliatissimo tra l’altro il locale incontrato proprio all’incrocio con la strada che conduce a Callander, quasi al termine della A821, The Lade Inn (http://www.theladeinn.com/), ottima birra artigianale, un meraviglioso dehor con prato interno e con giochi a disposizione per i bimbi.
Bene è ora di rimetterci in cammino verso una nuova meta, e trovare una buona sosta per la notte.
Domani ci dedicheremo alle foreste dell’Argyll e decidiamo quindi per non lasciare cosi velocemente questo meraviglioso parco, quindi percorriamo la A85 verso nord sino all’incrocio con la A83 e poi verso ovest in direzione Inveraray, punto di partenza per la prossima avventura.
Cheers
Bellissimo viaggio ragazzi ! Grazie per le Vostre condivisioni
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