La meta di questo itinerario ad anello è in Piemonte, non distante dal capoluogo torinese, tra il Borgo di La Cassa e il paese di Givoletto in Val Ceronda nel comprensorio delle Valli di Lanzo.
Un percorso molto panoramico su un sentiero che lungo la “Costa Bella“, un evidente costolone sul versante della montagna che scende dalla vetta del Monte Bernard fino a La Cassa, fiancheggiato da due piccoli valloni laterali aperti sulla pianura, la Bassa Grande e la Bassa Ceresera.
Prepariamoci quindi a ripercorrere parte dei sentieri tracciati dai e solcati dai Visconti di Baratonia, discendenti di Carlo Magno.
Itinerario
In prossimità dell’ingresso del Parco della Mandria di San Gillio, noto anche come ingresso “Bizzarria” , iniziamo il nostro itinerario ammirando il “reposoir di caccia” che fu fatto costruire da Vittorio Emanuele II, probabilmente tra il 1849 e il 1861, come luogo di sosta e di riposo durante le battute di caccia.
Fuori dal Parco, proseguiamo costeggiando il muro alla nostra destra su strada ciotolata.
Superiamo il Vecchio Ponte sul torrente Ceronda e imbocchiamo la strada che segue il fondovalle e costeggia il corso d’acqua alla nostra sinistra.
Immergendoci lungo i sentieri nella boscaglia, dopo circa un paio di km ad un bivio, teniamo la sinistra e guadiamo il corso d’acqua attraverso una lingua di cemento sommersa ben visibile, svoltiamo destra e alla fine della raggiunto un ponte ove, un cartello indica l’inizio dell’ “Antico Borgo di La Cassa”, proseguiamo dritti verso il cimitero di La Cassa prima e successivamente entriamo alle porte del paese nei pressi della storica Chiesa di San Lorenzo e (XVII secolo) e infine raggiungiamo al fondo della via Piazza Galetto.
Superata la Piazza imbocchiamo, Via delle Fonti.

Procedendo in salita su strada asfaltata e arriviamo fino all’ultimo caseggiato dove, in corrispondenza del cartello Sentiero Naturalistico, imbocchiamo sulla destra la pista tagliafuoco. Da qui seguiamo il corso principale e oltrepassando una barriera con catena ci ritroveremo sul sentiero sterrato: punto di partenza della Costa Bella.
Il sentiero, ricco di vegetazione alpestre, salendo, ci regala scorci di panorami sulla valle e nelle giornate più limpide la possibilità di ammirare l’immenso Parco della Mandria sino alle porte di Torino.

Prima di arrivare ad un riconoscibile slargo e punto panoramico, in prossimità di un tornante , facendo attenzione a terra, troviamo un vecchio cartello in legno con l’indicazione “Givoletto” ma, prima di prendere questa deviazione procediamo ancora per qualche tornante fino a quota 710 mslm dove in prossimità di una capannina, smontiamo e ci fermiamo per una sosta anche per far riposare e bere i cavalli dopo la lunga e difficile salita.

Dopo la dovuta pausa , torniamo e scendiamo verso il bivio incontrato in precedenza e imbocchiamo il percorso che ci condurrà verso la “Costa Crest” quindi, Givoletto
Da qui, il sentiero da prima molto largo, si fa molto stretto e la difficoltà aumenta a causa della fitta boscaglia e la presenza di pietre disconnesse sul fondo quindi occorre fare molta attenzione.

Anche seppur impegnativo, il percorso offre prima una meravigliosa vista che spazia dall’imbocco della Val Susa (Castello di Rivoli) sino alle Valli del Canavese e, nell’ultimo tratto, ci immerge in un bosco di faggi e castagni da dove una volta fuoriusciti raggiungiamo per una seconda sosta il Belvedere di Givoletto, “Ël Pian dël Belvedé” nei pressi della Cappella Maria Ausiliatrice.

Da questo momento il percorso è tutto in discesa. Attraversiamo quindi il paese sino a giungere al cimitero e proseguire dritti lungo la strada che costeggia le mura raggiungendo cosi la frazione denominata “regione Forvilla“. Mantenendo la sinistra e giunti ad un pratone, entriamo nel viale alberato a sinistra e poi dritti. Superato un piccolo ruscello ad un bivio giriamo a destra lungo la strada sterrata che ci collegherà alla frazione “regione Pralungo” di La Cassa.
Superata la statale scendiamo e costeggiamo il ben visibile maneggio Whitewool Breeding Horses (Cascina San Lorenzo) quindi raggiungiamo la Bizzarria, il nostro punto di arrivo e chiusura del percorso ad anello.
Lunghezza percorso: circa 35 km (anello)
Esposizione: Varie
Tempo necessario: – a cavallo 4,5 – 6,0 ore
Dislivello: +/- 330 m
Copertura rete cellulare/gps: si
Fontana/sorgente: si
Grado Difficoltà: T E
Carta: Fraternali n°9*
Tipo di terreno: Misto – ciottolato – terra – pietraia Aree: Prateria – sottobosco
Per info e accompagnamento: Luca 3356984772 (Accompagnatore Turismo Equestre Fite-trec -ACSI)
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