Una meravigliosa notte nella foresta tra i Pini scozzesi!
Abbiamo il tempo di una colazione prepararci e incamminarci in quella che sarà l’ultima gita nelle Highlands.
Una bella passeggiata nel Parco nazionale del Caigorms e poi la vetta il Mecdui, ovvero la seconda montagna più alta di Scozia.
Dal Camping abbiamo diverse scelte per un ottima passeggiata ma ovviamente decidiamo di prendere quella più ardua e panoramica che ci trascinerà all’interno della flora locale, all’interno del Glenmore Forest Park (https://scotland.forestry.gov.uk/forest-parks/glenmore-forest-park)
ed è subito magia
La strada che inizialmente è in piano all’interno della foresta poi attraverso sali e scendi ci conduce al Green Lochan
Uno splendido occhio verdastro in cui si riflette tutto il paesaggio circostante.
Una foto di rito e poi risaliamo tra alberi secolari di impagabile splendore che ci aiutano come appoggio lungo il faticoso cammino.
Siamo quasi arrivati in cima e pian piano iniziamo a scorgere quello che sarà la nostra prossima meta, il Macdui.
Da quassù tutto prende forma, il cielo, i laghi la foresta, tutto è a portata di mano. Il vento quello si è forte e freddo ma non importa bisognava aspettarselo.
Scendiamo con la funicolare, attraverso la ferrovia più alta di Scozia, peccato per il prezzo, carissimo, per il resto per noi e i piccoli è un avventura anche questa.
Scesi a valle decidiamo di sostare sul Loch Morlich per godere di un po di relax prima di intraprendere il viaggio verso il Fife dove trascorreremo la notte prima di raggiungere Edimburgo.
Un bel bye bye anche a questa parte di mondo, è’ ora di rimettersi in viaggio, persino il cielo sembra velarsi al nostro saluto regalandoci scorsi di scottish weather che fin’ora avevamo solamente immaginato.
Saliti sul nostro van è la volta del Fife ad Ovest, nella penisola dei pittoreschi villaggi di pescatori e del Mare del Nord!
Attraverso un paesaggio prima di dolci colline, galli cedroni e campi da golf, seguendo le rive del fiume Tay, passando per Perth e Dundee
entriamo nella penisola e dopo aver fatto visita al favoloso villagio di St Andrews, raggiungiamo Crail e le sue scogliere sferzate dal vento,
dove ormai sera, decidiamo di accamparci per la notte, lasciandoci cullare dal rumore delle onde del mare.
Di primo mattino è la nebbia questa volta a svegliarci, il mare sembra un tutt’uno con il cielo e l’atmosfera è meravigliosa.
Decidiamo quindi di fare colazione e un bel giro del villaggio, che si rivelerà davvero grazioso !
Tra l’altro, in questo periodo, un po “asciutto” per via dell’alta marea, ci regala spiagge spaziose dove correre e lasciare orme del nostro passaggio.
Per i bimbi non può mancare un po di svago al parco giochi, tra i più belli visti sin ora, direttamente a picco sul mare del Nord e a seguire il pranzo d’obbligo nel miglior ristorante di Elie al Ship Inn, nell’estremo sud del Fife (https://www.shipinn.scot/).
E’ tardissimo! Siamo quasi un ora in ritardo sulla tabella di marcia per riconsegnare il van a Robert e raggiungere Edimburgo!
Siamo in viaggio, la capitale è vicina e dietro le spalle lasciamo i colori e i profumi di un luogo che selvaggiamente ci ha lasciati liberi di viverlo.
Un viaggio che ci ha riempito il cuore e fatto scoprire paesaggi incontaminati, dove l’uomo e la Natura vivono in simbiosi per il bene comune.
Ora i semafori, le macchine, i cab, i clacson prendono il posto a quello che una volta erano sicuramente immense praterie colme di animali fiori e piante in armonia con il suono di cornamuse che ancora riecheggiano in sottofondo.
E così siamo arrivati in città, gli edifici ostacolano la nostra vista alla ricerca degli spazi vissuti, allora guardiamo in alto , per scorgere la torre del castello che ritroviamo nella Old Town e che dall’alto ci fa sentire ancora liberi di respirare quell’aria selvaggia, che la Scozia ci ha saputo regalare.
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