La gola di Vintgar (Parco Nazionale del Triglav)

Provenendo dal nord della Slovenia passando da Kranjska Gora, superando Jesenice e poi Bled, arriviamo Radovljica, la meravigliosa cittadina che si affaccia sul fiume Sava,  con il suo meraviglioso centro storico medioevale, i numerosi musei, le gallerie e l’ottima cucina delle trattorie tipiche (a tal proposito consigliamo un buon pasto presso http://gostilna-avgustin.si/ dove poter iniziare ad assaporare piatti della tipica cucina slovena).

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Da li a breve, immersi nel verde, raggiungiamo il gentilissimo Tomas, il propietario e gestore di un Glamping dove alloggeremo per la notte.

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Lo scorrere del fiume in sottofondo, l’aria fresca, le stelle e il nostro Wooden Glamp creano la giusta atmosfera per una notte incantata immersi nella natura.

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Al nostro risveglio, un grande sole ci annuncia un Buon giorno e ci prepariamo quindi a definire e a organizzarci per la nostra prima escursione in terra slovena: la gola di Vintgar.

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Dalle montagne del Triglav, sorge il Radovna, che scorrendo entra in prossimità di Leske nella gola, un canyon nato  per effetto dell’erosione prodotta durante le ere glaciali dallo scioglimento dei ghiacciai, creando ad oggi un meraviglioso percorso tra rientranze e bacini naturali.

La nostra gita parte appunto da Leske, una delle porte del Parco nazionale del Triglav.

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Essendo ormai un percorso turistico, facciamo un po di coda prima di raggiungere la biglietteria,  paghiamo il ticket, 5.50 euro a testa esclusi i bimbi che pagano 1 euro e ci incamminiamo per quello che sarà per la prossima ora e mezza il percorso tra le gole.

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Percorriamo la gola lunga circa 1,5 km, attraverso passerelle costruite più di un secolo fa e che ad oggi danno la possibilità di visitare questo magico mondo naturale fatto di pareti scoscese, acque limpide e cascate.

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Per la cronaca Benjamin entusiasta ha deciso di percorrerlo completamente a piedi, quindi la fantomatica ora e mezza è diventata, due ore e mezza 🙂 ma.. l’avevamo previsto e le nostre spalle ringraziano!

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mentre Lucille…

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La nostra gita termina con un pranzetto ai piedi della cascata di circa 13 metri di altezza e i piccoli piedini nelle gelide acque per godere di un po di refrigerio, per poi tornare dalla medesima via.

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Vi sarebbe stata la possibilità di un anello ma la durata del cammino (a quel punto di più di 3 ore) non avrebbe dato margine di tempo per percorrere ancora i km fino al nostro prossimo campeggio, dove avremmo dovuto montare la tenda godendo ancora di qualche ora di luce. Abbiamo desistito quindi e deciso di procedere per la via del ritorno nuovamente attraverso le gole gustando un altra prospettiva di questo meraviglioso percorso.

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