Una bellissima passeggiata in un contesto unico l’itinerario lungo i due laghi, quello inferiore prima e quello superiore più in alto.
La partenza del percorso e presso Fusine Valromana (in provincia di Udine), esattamente al confine Italo-Sloveno. Infatti i laghi sono raggiungibili dalle medesime vie, con la differenza che il tragitto dalla Slovenia , proprio in prossimità della frontiera, porterebbe prima al lago Superiore.
Anche se il cielo quest’oggi grida tempesta la nostra destinazione è il lago Superiore dove si svolgerà in alta quota il No Border Music Festival e quale migliore occasione per vivere questo Parco Naturale con il nostro musicista preferito di sempre Ben Harper? (https://www.nobordersmusicfestival.com/portfolio/ben-harper/)
Proprio cosi alle 14 di oggi si esibisce sul palco in acustico e noi non vogliamo assolutamente mancare.
E’ cosi che parcheggiamo l’auto in uno dei tanti parcheggi allestiti per l’occasione e ci incamminiamo verso il Parco Nazionale dei Laghi di Fusine.
Alla fine della statale 24, dopo un tratto di strada asfaltata, il tragitto parte e si inerpica a partire dal cartello con indicato “Sentiero del Rio del lago” alla quota di 860 metri slm.
Per il primo tratto si costeggia il torrente su strada battuta percorribile anche in bici o con il passeggino e dopo circa 20 minuti che incontriamo il primo lago (925 metri slm) il “Lago inferiore” .
Da qui in poi, è facilmente percorribile solo un tratto con le 4 rotelle e bimbo a bordo, perchè il sentiero diventa più stretto e con radici pronunciate che potrebbero creare un po di difficoltà alle mamme e ai papà.
Se muniti di zaino come noi, la passeggiata prosegue, e sottolineo passeggiata perchè il sentiero è davvero semplice , sia quello che porta ai laghi sia quello che li circonda lungo il perimetro.
Dal lago inferiore, una mezz’ora e arriviamo al lago Superiore (per un totale di un ora e mezza circa dalla partenza). Un magnifico specchio d’acqua circondato da roccia carsica pini e abeti.
Ogni tanto ci accompagna qualche goccia, che rende l’atmosfera più affascinante
ma poi proprio lungo la strada che ci avvicina all’area picnic, oggi destinata al pubblico Harperiano, che iniziamo a cogliere le note della slide-guitar di Ben rendendo magico i pochi metri di bosco che ancora ci separano dal palco.
Il cielo è sempre più nero, ci strappano i biglietti, siamo dentro, lui è li sul palco a due passi ed è cosi che tutto ad un tratto un un tuono stacca il tempo e da il ritmo alla pioggia sempre più incalzante.
Insomma tranne i bambini ben protetti, noi, dopo due ore, fradici e infreddoliti ma con l’emozione addosso di aver assistito ad uno dei più particolari concerti che avessimo mai visto in un contesto cosi particolare e “bagnato”.
Una foto rubata al sito del No Borders Music Festival può rendere rende l’idea?
e il link del video ufficiale del festival: https://www.facebook.com/NoBordersMusicFestival/videos/246956522810520/
E mentre le navette si organizzavano per portare le persone ai parcheggi noi con il sorriso sul volto e ancora voglia di canticchiare abbiamo preso la via del ritorno ancora accompagnati dallo scrosciante applauso fatto di gocce su di noi e dal sorriso sulle labbra.
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