Provenendo da Mondovì seguendo Roccaforte di Mondovì , raggiungiamo la Porta di Pian Marchisio, un lungo tratto di curve con terreno disconnesso nell’ultimo tratto (consigliato il 4×4) ci portano ad un parcheggio in prossimità di una sbarra. Il percorso in macchina svela i primi scorci della Valle Ellero e ne rimaniamo sin dall’inizio incantati.
Parcheggiata l’auto ci dirigiamo verso il Rifugio Mondovi. (http://www.rifugiomondovi.com/). Lungo il tragitto costeggiamo in paino il fiumiciattolo sentendoci immensamente piccoli all’interno di quel vallone. Solo una piaccola salita alla fine del percorso e raggiungiamo il rifugio..
Riempite le borracce ad una fontana giusto dietro e dopo un buon caffè proseguiamo il nostro percorso alle spalle della struttura seguendo il segnavia G5
Subito in salita attraverso rododendri e poi passato lo spartiacque, ci si immette nella valletta del Rio Ciappa.
Il sentiero su lastricata sale su mezzacosta sino a raggiungere la base di una bastionata, dove da qui la salita inizia ad essere più ardua: uUna serie di serpentine, man mano più strette, ci conducono infine a Porta Biecai .
Valicata la Porta ai nostri occhi si apre un meraviglioso paesaggio fatto di prati e rocce carsiche dove troviamo quel che rimane del lago Biecai. Per nostra sfortuna in quel in estate le sue acque tendono a filtrare nel sottosuolo lasciandoci intravedere solamente una paude acquistrinosa ma ci ripromettiamo di rivederlo in primavera.
Aggiriamo la conca e procediamo a mezzacosta sino al bivio per il lago delle Moie (dalla quale paseremo al ritorno percorrendo un anello) e procediamo lungo il sentiero in salita sino ad raggiungere una gola. Superato il pratone, sede probabilmente in tempi passati di un altro laghetto troviamo un segnavia con l’indicazione verso destra per Porta Sestrera (segnavia G6) e imbocchiami quindi il sentiero (segnavia G6) che sale deciso su pendii prativi.
Proseguiamo il cammino sino al raggiungimento di una seconda palina che a sinistra ci porterebbe verso il Colle del Pas e a destra invece verso il lago delle Moie , anello citato precedentemente ( questo percorso è assai ripido e mal indicato quindi consigliamo ai neofiti sprovvisti di cartina di seguire).
Continuiamo quindi dritti seguendo gli ometti in pietra e raggiungiamo Porta Sestrera.
Da qui in poi il percorso è in discesa dandoci la possibilità di scorgere già da lontano il fine della nostra meta e in una mezz’ora circa infatti raggiungiamo Pian del Lupo , pianoro su cui sorge appunto Il Rifugio Garelli (https://www.rifugiogarelli.com/home-italiano) .
L’area è cosi affascinante che lascia a bocca aperta. La giornata è delle migliori con il sole ma ventilata, alzando la nostra testa la croce di Punta Marguareis (raggiungibile attraverso una ferrata) e alle nostre spalle un panorama dell’ intera vallata.
Bellissima per grandi e piccini è poi la stazione botanica “Burnat-Bicknell” nei pressi del rifugio (http://www.parcomarguareis.it/Da_non_perdere/Le_stazioni_botaniche_alpine/139/page.aspx), visitabile gratuitamente attraverso una bella passeggiata tra la flora delle Alpi Marittime

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