Siamo in Alta Val Tesso/Valli di Lanzo, borgata Salvin di Monastero di Lanzo (TO), ad una quota di 1580 mslm, davanti a noi l’intera vallata che termina con il Rifugio Salvin.

Un rifugio incantevole ed ospitale, conosciuto per la loro particolare posizione e attività, vengono prodotti formaggi, pane e burro (http://www.rifugiosalvin.eu/).
Il rifugio è raggiungibile da Torino seguendo per Lanzo Torinese, le sue valli e le indicazioni per Monastero di Lanzo. Dopo i numerosi tornanti, troveremo una palina in legno con le indicazioni “Rifugio Salvin”.Raggiunta la borgata si prosegue oltre il Santuario della Marsaglia, dove possiamo riempire le borracce alla fontana e volendo parcheggiare la macchina se non si riesce a raggiungere la struttura (il alcuni periodi una barra chiude il passaggio obbligando a parcheggiare e proseguire a piedi.
Subito a monte del rifugio, parte il nostro itinerario sulla sterrata, che prima entra nel bosco e prosegue (al bivio a destra) salendo, toccando varie borgate ormai in rovina e compiendo tutto il giro dell’ampio vallone.
In lontananza è già visibile la nostra meta.

La camminata, costituita da sali e scendi, costeggia la valle regalandoci un panorama mozzafiato su Lanzo e Torino, ideale per i neo e piccoli camminatori.
Giunti nei pressi della borgata che già vedevamo in lontananza, la sterrata si congiunge con una strada più ampia che giunge da Chiaves e che salirebbe fino al lago di Monastero (altra bellissima passeggiata possibile direttamente dal rifugio)
Seguendo questa strada verso destra, in salita, raggiungiamo il Passo della Forchetta (1666 m), caratterizzato da un monumento a ricordo dei partigiani Peroglio e Marino.

Qui una foto è d’obbligo con alle spalle il panorama delle maestose cime delle Valli di Lanzo (un pannello didattico ci aiuta a riconoscerle).
Consigliamo questa passeggiata al mattino (3h a/r) in modo da tornare in tempo (per le 13:00 o al secondo turno le 16:00 ) per sedersi al tavolo del rifugio e meritarsi il pranzo o una fetta di torna per merenda.

Un semplice itinerario da compiere dalla primavera ai primi giorni dell’anno dove con le ciaspole la montagna ha tutto un altro sapore.
A presto.
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