Oggi percorriamo un meraviglioso itinerario all’interno del Parco Corno alle Scale , nell’incantevole e selvaggia Valle del Silla.
Il percorso ci porterà lungo gli antichi sentieri dell’Appenino tosco emilano, vecchi passaggi tra le regioni Toscana ed Emilia Romagna collegate attraverso Porta Franca.
Decidiamo di passare alcuni giorni a Pianaccio dove troviamo alloggio nell’Antica locanda Alpina di Pianaccio, (http://www.pianaccio.com/) , seguendo per Porretta Terme, Silla, Lizzano Belvedere provenendo da Bologna.
La famiglia Gentilini, le loro crescentine, tigelle e il buon vino rendono questo pernottamento a dir poco adorabile e che consigliamo vivamente a tutti coloro che vorranno immergersi in questa valle.
La nostra camminata parte giusto qualche km oltre la locanda, precisamente dal Rifugio Segavecchia (http://www.rifugiosegavecchia.it/) a 930m di altitudine, completamente immerso nel parco, raggiungibile in auto in 15min o a piedi 45min.
Giunti quindi al rifugio, riempiamo le borracce nella lunga e fresca fontana e partiamo alla volta si una strada forestale, che ad ampi tornanti sale nel bosco. Noi personalmente abbiamo optato per tagliare i tornanti seguendo la strada più ardua in salita ma a dir poco in cantevole.
Seguendo le indicazioni per Porta Franca si raggiunge faticosamente prima la bella insellatura del Passo del Lupo giungendo infine al Passo della Donna Morta. Nei pressi un giace un rifugio (http://www.rifugiosegavecchia.it/?p=158) non custodito, costruito come vuole la leggenda dove un tempo non lontano (1944) si trovava una casa mezza diroccata in cui cercatori di funghi rinvenirono il corpo di una donna morta da pochi giorni.
Di qui un ultima e non meno ardua salita, ci si trova in un’ampio pendio che sale verso il crinale (numerosi cartelli), quindi, Porta Franca (1600m). Procedendo verso Ovest ci troviamo sulla GEA o Alta Via dei Parchi che ci conduce all’omonimo rifugio (http://www.caipistoia.org/rifugi/rifugio-portafranca/).
Arriviamo all’ora di pranzo quindi ci fermiamo a riposare e alla modica cifra di 10 euro i ragazzi del Cai di Pistoia che lo gestiscono ci servono un pasto completo.
Il tempo di un po di relax e far sgranchire le gambine a Benjamin e proseguiamo la nostra marcia ad anello quindi continuando sull’Alta Via dei Parchi arriviamo nei pressi di Monte Gennaio e poi in cresta al Passo del Cancellino (1632 m).
Le foto allegate ovviamente non pagano la vista dei panorami da una parte emiliani e dall’altra toscani, un susseguirsi di incantevoli paesaggi e colori.
Dal passo del Cancellino riprendiamo la via del ritorno abbandonando la GEA e scendiamo a destra sul sentiero nel Fosso della
Capannaccia, per arrivare di nuovo al Rifugio Segavecchia.
Dopo una giornata intera di cammino,. al rifugio ci attende un ottima birra fresca con ancora addosso i sorrisi scolpiti dal vento.
Un itinerario meraviglioso che sicuramente faremo e rifaremo grazie albel ricordo che questi Appennini ci hanno regalato.
Regalatevelo!
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