Oggi raggiungiamo Il lago Afframont in Val d’ Ala, un’escursione adatta a tutti, ma con un dislivello che inizia a farsi sentire (circa 600m), soprattutto con due non più pesi piuma sulle spalle.
Il nostro itinerario autunnale parte da Balme, dopo Ala di Stura. Provenendo da Lanzo dopo aver riempito le borracce ad una delle tante fontane che troviamo lungo la strada, imbocchiamo il ponte che troviamo a sinistra dopo aver superato lo stabiliminto dell’acqua minerale Pian della Mussa, nella frazione villaggio Albaron di Balme. Giunti in prossimità della partenza della seggiovia, parcheggiamo.
Alla nostra sinistra ci incamminiamo lungo la visibile stradina sterrata in salita. Al bivio procediamo a sinistra dove dopo un po’ di metri pianeggianti, superato un ponticello in cemento troviamo il nostro sentiero a destra, in salita, per il lago.
Ci inoltriamo nel bosco che in questa stagione è meraviglioso, nuotando in un mare di foglie colorate che talvolta nascondono l’intero sentiero e fanno risultare scivoloso il percorso, senza rovinarne comunque l’atmosfera.
Raggiunto il culmine della salita il rosso dei faggi lascia spazio al giallo dei larici, dove camminiamo sul loro soffice tappeto di aghi sino all’incontro con un ruscello da guadare.
Superato, ricominciamo a salire lungo un percorso costituito da rocce e piccoli arbusti fino ad una radura, con il Pian della Ciavanna mt 1787 che ci da la possibilità di una breve sosta prima di ricominciare la salita tra serpentoni di roccia.
Raggiunto un secondo pianoro e superate due case in pietra ecco scorgere il meraviglioso lago (mt 1986).
L’incontro con due camosci non fa che esaltare ancor più la sensazione di benessere raggiunta seduti a pranzare sulle sponde del lago.
La stagione non permette di soffermarci a lungo, giusto il tempo di rilassarci un po’, per poi ridiscendere da dove siamo saliti aspettando di tornarci in primavera.
Per i più piccoli l’itinerario potrebbe essere una buona palestra per testare le loro gambe e la loro forza di volontà. Il percorso infatti, tolta la prima e l’ultima parte pianeggiante (dove Benjamin fuori dallo zaino ha corso come un pazzo) è in costante salita ma mai esposto quindi in completa sicurezza.
Ah certo anche i piccoli a 4 zampe farebbero una bella gita.
Zaino in spalla e alla prossima avventura.
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