Lungo l’ Anello Val Servin (Valli di Lanzo Val d’Ala)

Le valli di Lanzo ancora cosi selvagge e solitarie sono per noi l’uscita fuori porta del weekend, essendo queste non lontane da Torino.

Nel dettaglio in questo articolo percorreremo insieme ad anello la Val Servin , un facile e bel percorso sali e scendi (intorno ai 1500m) di circa un paio d’ore che ci porterà ad ammirare vecchie borgate, miniere e l’evidenza di antichi insediamenti umani.

Raggiunta dunque la frazione Cornetti di Balme e parcheggiata la macchina nel largo piazzale, si riempiono le borracce alla fontana e si parte salendo lungo la strada che tra le case porta ad un pianoro, per proseguire poi su un sentiero ripido sino in punta alla seggiovia che ci regala un panorama sul centro di Balme  e dove è possibile ammirare il roccione che sovrasta il paese e le sue lunghe cascate .

Seguendo le indicazioni tra profumi e colori, si raggiunge la borgata Li Frè,  antico insediamento di fabbri del XV sec che sfruttavano le miniere di ferro del Servin.

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In questo villaggio nel periodo primavera/estate si ha la possibilità di passare del tempo con Polly (Apollonia), una magnifica donna che rende ancora questo luogo unico, trascorrendo un po di tempo  insieme agli animali da cortile e da stalla di cui lei si prende cura come un tempo (Benjamin per la cronaca non voleva più andare via) ,  assaggiare e comprare i suoi preziosi formaggi e volendo visitare, l’ ecomuseo (www.ecomuseobalme.it) per non perdere la memoria di questi storici luoghi.

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Lasciato il borgo, accompagnati poi dal vociare delle poiane ci introduciamo, salendo, nel bosco, dove si ha la possibilità di incrociare antichi resti di baite che utilizzano la roccia come tetto, dalla quale deriva appunto, il nome Balme (da Barmess).

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Si prosegue nel bosco fino al torrente che nella stagione calda ci regala la possibiltà di rinfrescarci e perchè no, metterci i piedi a bagno all’ interno delle numerose pozze d’ acqua e si costeggia quest’ultimo in direzione delle meravigliose cascate del Rio Pountat.

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Incontrato un vecchio ponte di legno lo si attraversa e si ridiscende l’anello attraverso incantevoli e selvagge praterie che ci riportano alla frazione Cornetti da dove siamo partiti.

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Per gli instancabili, lungo la strada del ritorno troverete l’indicazione per i laghi verdi che allungherebbe il percorso di altre 2 ore ma darà la possibilità di riposarsi sulla riva prima di percorrere il sentiero del ritorno.

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Aspettando l’inverno per poter percorrere questi sentieri anche  con le ciaspole e poterveli raccontare, zaino e bimbi in spalle cane volendo al seguito e Via.

Vi auguriamo una buona passeggiata.

 

 

 

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