Sentieri al rifugio Mongioie (Val Tanaro)

Il rifugio Mongioie è in assoluto il rifugio che ci vede più spesso come ospiti. Si mangia bene, ci si sente tra amici e soprattutto ci si arriva da tantissimi sentieri.

È aperto tutti i giorni nel periodo estivo, da fine ottobre invece solo nei weekend fino a chiusura completa.

Inoltre piace anche ai più piccoli visto il simpatico parco giochi che hanno costruito.

Fa parte del famoso giro del Marguareis, che tocca i rifugi collocati intorno alla più alta cima delle alpi liguri, il Marguareis appunto.

Proprio per la sua posizione strategica ci si arriva da diversi punti di partenza, qui vi descriviamo i due sentieri che partono da Viozene, uno molto corto ma leggermente ripido l’ altro più lungo ma con pendenze meno pesanti da affrontare, con la possibilità di raggiungere il ponte tibetano de Le Vene con una rapida deviazione, ed infine il sentiero che collega la foresteria del Carnino al rifugio Mongioie.

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Per la partenza da Viozene si può lasciare l’ auto nei parcheggi sulla strada principale e caricare le borracce alla fontana.

Per il percorso più corto si sale dalla chiesa, arrivati al forno a legna del paese si gira a destra e si segue la stradina che in breve diventa un sentiero che porta in circa 40 minuti al Pian Rosso, dove spesso si trovano mucche al pascolo e il rifugio si trova a 5 minuti seguendo l’ indicazione sulla palina.

Per arrivare al rifugio tramite il sentiero più lungo e panoramico bisogna restare sulla statale fino al cartello in legno con la scritta “LE VENE” su di una salita in cemento.

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Si segue l’asfaltata che diventa un sentiero che attraversa il bosco. Arrivati al bivio si segue a destra per raggiungere il rifugio e a sinistra per la risorgenza delle Vene (come segnalato nelle indicazioni), dove si può attraversare il ponte tibetano, ai bimbi piace molto e ci si allunga di circa 35 minuti.

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Percorso molto bello anche dalla foresteria di Carnino, ci si impiega all’incirca 2 h. si lascia l’auto a Carnino inferiore, si segue la strada all’interno del paese che subito diventa un sentiero, segnavia: Sentiero Ignazio Abbo – Rifugio Mongioie. Si segue il sentiero fino al bivio dove come indica la palina si prosegue verso Colla di Carnino – Rifugio Mongioie.

Si arriva alla risorgenza delle Vene, dove si attraversa il ponte tibetano e continuando sul sentiero si arriva al bivio che indica Rifugio Mongioie o Viozene, prendendo il sentiero che porta al rifugio vi si arriva in 30 minuti circa.

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Non ci sentiamo di consigliarvi una stagione per andare, perché ogni stagione regala colori e profumi differenti ma sempre bellissimi, e il monte Mongioie, quasi dolomitico, è sempre lì a guardarvi.

Se la giornata è limpida dal pianoro prima del rifugio potrete scorgere il mare.
Buona passeggiata!!

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Quando ci è possibile le nostre passeggiate preferite sono lungo le Alpi Cuneesi e il percorso che andremo ad affrontare quest’oggi è una variante della Balconata di Ormea che attraverso una rilassante passeggiata ad anello ci porterà da Chioraria al Lago del Lao.
 
Percorso alle Pendici del Pizzo d’Ormea, di circa 4 ore, che attraverso boschi di latifoglie  pascoli alpini bellissime borgate, alcune ancora dal tetto in paglia ci porterà a rivivere rivivere i sapori di un tempo quando questi luoghi rappresentavano un punto di riferimento della Comunità montana cuneese.

Raggiunta Chioraira (1097m) quindi dalla Piazza di Ormea seguendo Chionea-Chioraria, quasi alla fine del paese,  troviamo una salita sulla destra con cartelli che indicano direzione Chiesa San Giovanni Battista/Quarzina . Avvolti nella faggetta iniziamo a salire sino a incrociare un ampia mulattiera che ci porterà dritti dritti lungo la Via della Balconata di Ormea (vedi articolo Balconata di Ormea) che seguiamo proseguendo in salita.

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La strada a questo punto ci regala scorci sulle borgate di Ormea, in estate uno spettacolo fiorito e profumato con possibilità di raccogliere lungo la strada more e lamponi selvatici.

Oltrepassato un lariceto arriviamo su un ampia terrazza, La Colma, punto di incontro da cui partono diversi sentieri e su cui sorge la Chiesa di San Giovanni Battista dove al suo fianco troviamo una fontana.

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Il nostro sentiero si trova proprio alle spalle della chiesa lungo una poco visibile traccia di sentiero che si fa spazio tra le roccette e ci porta direttamente attraverso un panorama su tutta la vallata al nostro Lago del Lao.

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Nel piccolo specchio d’acqua vive una nutrita colonia di specie anfibie tra cui il raro tritone alpestre ombreggiato dall’imponente Pizzo d’Ormea alle nostre spalle.

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Tornati alla Chiesa di San Giovanni Battista, si riprende la sterrata seguita in salita fino al primo tornante verso destra. Qui, ben poco evidente per le prime decine di metri, si stacca a sinistra un piccolo sentiero utilizzato anche dalla Via Alpina
 
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Passato quasi subito un vecchio abbeveratoio ed un breve tratto tra pietrame, il sentiero supera un piccolo rio e scende tra faggi, larici e ciliegi ed entra in una faggeta che superata ci porta tra le poche rimasta case di Stalle Colletto e infine dopo un castagneto raggiunge Chioraria, da dove siamo partiti.
 
Bella passeggiata per i più piccini e per i nostri amici a quattro zampe (in alcuni periodi dell’anno viene svolta la dog trek).  Il lago del Lao inoltre può essere una buona metà di sosta per raggiungere altri itinerari.
 
Buona camminata.
 

Lunghezza percorso: circa 10,00 km (anello)

Esposizione: Varie
Tempo necessario: 2,5 ore (con soste)

Dislivello: +/- 350 m
Quota di partenza: 1245 m

Quota max: 1592 m

Copertura rete cellulare/gps: si

Fontana/sorgente: no
Grado Difficoltà: E

Carta: Fraternali n°19 Alta Val tanaro

Tipo di terreno: Misto – ciottolato – terra – pietra

Data escursione: –

 

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