In bici al Faro De La Gacholle (Camargue)

In questo articolo Vi portiamo in Camargue, in quella grande zona umida del Sud della Francia che si estende tra i due principali bracci del Rodano. Terra di cavalli, tori e fenicotteri un luogo dove se si ha bisogno di respirare grandi spazi, di avere lo sguardo che si perde all’orizzonte, se si ha voglia solo di silenzio, di solitudine e di immersione completa nella natura non c’è posto migliore della zona attorno all’ampio étang du Vaccarès, nel Parco Naturale della Camargue .

Vi parliamo quindi della nostra escursione che dalle Saintes-Maries-de-la-mer percorre la Digue à la mer fino al faro della Gacholle. Qui si può arrivare solo a piedi o in bicicletta, gli spazi sembrano infiniti e ci si sente lontani da tutte le cure del mondo. Qui si scopre il vero delta del Rodano, la sua flora, la sua fauna e la sua atmosfera unica e magica.

La digue à la mer è stata costruita nel 1859 per proteggere la Camargue dalle incursioni marine. L’acqua tra il mare e gli étangs viene fatta passare attraverso delle valvole chiamate pertuis. 
Questo passaggio permette oggi di accedere a 20 km di sentieri pedestri e ciclabili nel cuore del delta della Camargue. La circolazione di qualunque mezzo a motore è strettamente vietata e nemmeno i cavalli possono accedervi
.

Affittiamo la bici e ci facciamo consigliare un percorso a portata di bimbo e che possa regalarci un esperienza unica.

Ci dirigiamo quindi ad est lungo le distese sabbiose in un limbo di terra tra il mare e la palude. 

Pedaliamo su sali e scendi costeggiando tra dune di sabbia mosse dal vento da una parte e canneti e specchi d’acqua gremiti da fenicotteri dall’altra: la Camargue è l’unico posto in Europa dove questi volatili si riproducono

La nostra meta, il faro della Gacholle, è uno dei tre che furono costruiti in Camargue per evitare i naufragi dovuti all’assenza di rilievi e di contorni precisi come punti di riferimento. Costruito alla fine del XIX secolo per facilitare l’accesso all’ancoraggio di Beauduc, fu parzialmente distrutto durante la seconda guerra mondiale e tornò in servizio nel 1948. Alto 18 metri serve ora come punto di osservazione ornitologica.

Ci fermiamo ad ammirarlo e ci concediamo un po di riposo e due chiacchiere con chi ora se ne prende cura prima di invertire la marcia per prendere il chemin des douanes incrociato poco prima. Qui la sabbia molto compatta permette di aggirare le dune e correre sino al… mare.


Lunghezza percorso: circa 12,00 km

Esposizione: Varie
Tempo necessario: 3 ore (con soste)

Dislivello: +/- 20 m
Quota di partenza: – m

Quota max: – m

Copertura rete cellulare/gps: si

Fontana/sorgente: no
Grado Difficoltà: T

Carta: –

Tipo di terreno: Misto – ciottolato – sabbia

Data escursione: settembre 2021

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